PROVE DI VOLO 2024: tra emozione e artificio, l’Intelligenza vola.

 

Mai fu così attuale il monito di Darwin: “Non è la specie più forte e neppure la più intelligente a sopravvivere, ma quella più disposta al cambiamento”.

Le generazioni più recenti hanno vissuto, o almeno sentito parlare, delle rivoluzioni ultime accadute: fondiaria, industriale, tecnologica, globalizzante e così via. Le scoperte e le invenzioni di geniali indagatori dei misteri dell’universo ci hanno regalato il vapore, l’energia elettrica, quella atomica e poi quella eolica, la conquista dello spazio, tanto per dire.

Parrebbe tanta roba. Niente in confronto al presente/futuro prossimo venturo, che è già tra noi.

L’Intelligenza artificiale irrompe tra noi. E crea problemi, se non riesci a capirla per utilizzarla con “intelligenza”. Quella di una volta verrebbe da dire. Meglio ancora se anche con quella emotiva. Che, come sapete, sta così tanto a cuore al Progetto Smile.

Quella parte destra del nostro cervello, la sola destinata pare a “sopravvivere” integra a questa rivoluzione. Che è destinata lentamente ma inesorabilmente a sostituire tecnologicamente gran parte della nostra parte sinistra del cervello. Quella delle competenze, delle conoscenze, della razionalità.

La nostra parte destra del cervello è dunque quella sola parte di noi che potrà farci restare umanamente ed emotivamente intelligenti.

Un momento di passaggio, di grandi cambiamenti.

Un testimone complicato, da passare spesso tra generazioni e culture anche molto diverse. Ma, come tutte le sfide, non impossibile.

A patto di ragionarne con intelligenza: quale che sia.