“IN-CERTI DEL MESTIERE: convivere con l’incertezza al tempo delle incertezze”. 

Quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito”. Quanto mai di attualità questa riflessione in un mondo, una società, un mercato dove niente potrà essere più com’era prima.

E sempre più incerto sarà il futuro, incerto e a volte mutevole il lavoro. Incerte le sorti di molte aziende e organizzazioni che spariranno, si fonderanno e si confonderanno nel mercato globale della sopravvivenza, fatto di confini che a volte si chiuderanno e a volte si apriranno senza più una logica necessariamente di mercato.

Ma è un futuro che è già cominciato. E si perdono così alcune certezze, ma anche più semplicemente può smarrirsi, ad esempio, lo spirito di squadra, la cultura di un certo modo di far azienda destinato, in grande misura a essere sacrificato sull’altare dell’incerto quotidiano, della competizione e della riconversione e riorganizzazione dei grandi gruppi.

In-certi del mestiere è il tentativo di riflettere su tutto ciò, per non subire l’incertezza e per comprenderla meglio, per convivere con essa. Nonostante tutto. Ripartendo da Darwin.

Riflettendo che la nostra evoluzione è ancora, come sempre, in corso. E che non mai stato e mai ci sarà un periodo tutto nero o tutto bianco e che la vita e il lavoro sono un caleidoscopio di grigi che spetta a ciascuno di noi con il proprio coraggio, la propria passione e determinazione al cambiamento e con il proprio ottimismo creativo virare verso tonalità più luminose e rassicuranti da vivere.

Perché se il mondo cambia siamo noi che dobbiamo adattarci, e ora più che mai dobbiamo acquisire la consapevolezza di quanto l’abitudine arrugginisca la nostra parte migliore, la nostra Intelligenza emotiva, quella della fantasia, dei sentimenti, della passione per persone, cose, lavoro. Perché molto spesso finiamo comunque per fare le cose sempre allo stesso modo, relazionandoci alle persone in modi stereotipati, convenzionali, quasi sempre superati dal tempo.

In un contesto sociale e professionale di grandi e repentini cambiamenti questo non è, e sempre meno sarà, il modo migliore per aumentare le nostre chance di successo e di soddisfazione, individuali e di relazione.

È che dovremmo, invece, fermarci periodicamente – forse ogni giorno – a riflettere su come e cosa oggi potremmo fare meglio, o comunque diversamente, di ieri. Come, a chi e perché indirizzare meglio le nostre attenzioni, il nostro genuino interesse.

Sarebbe bene farlo prima di doverlo fare.